YAMA: Matera 2003

 

Giovedì 22 maggio 2003 tre macchine con a bordo 10 donne e 1 uomo sono partite da Roma con destinazione Matera.

Viaggio  tranquillo nonostante le famigerate A1/A3 in giorno infrasettimanale, ed appena imboccata la via Appia per Matera abbiamo proprio la sensazione che il viaggio è iniziato e nel migliore dei modi. Paesaggi inaspettatamente ameni ci vengono incontro, nonostante il tempo sempre nuvoloso come per incanto ci lasciamo alle spalle temporali accennati dai primi goccioloni o arriviamo quando sono già passati, come testimoniamo le ampie pozze ai margine della strada. Comunque poichè la scaletta di viaggio prevede il passaggio per le Dolomiti Lucane, decidiamo di invertire le poste con l'ultimo giorno e così ci siamo fermati prima a Tricarico e poi a Irsina. venerdì tutto il giorno dedicato a Matera, in grado di stupirci di giorno per le sue particolarità esclusive e commuoverci di notte con la suggestione di luoghi fuori dal tempo. Sabato a Montescaglioso, Metaponto e Miglionico, alla ricerca di storia ed arte ed abbiamo trovato molto di più, gente amabile  serena ed equilibrata, orgogliosa dei propri siti e desiderosa di farli conoscere, non solo per non rimanere ultimi ma anche per mostrare una loro via al turismo, fatto non dai grandi numeri ma di cose semplici come l'amenità dei paesaggi e la cortesia con cui ti aiutano a scoprirli. 10 donne che vedono il mare non si possono contenere e la nostra brava pausa-bagno ce la siamo concessa senza troppe remore,  anzi ci siamo scelte le acque mitiche per eccellenza, quelle del lido di Metaponto, dove anche Pitagora andava a bagnarsi quando non era intento a scrivere teoremi che avrebbero incasinato generazioni di studenti negli anni a venire. il 4° giorno, ritorno per la via Basentana così da vedere le giustamente famose Dolomiti Lucane, con sosta ai paesini di Castelmezzano e Pietrapertosa, in una giornata di pieno sole che ci confermava la oculata scelta del primo giorno.
E così il ritorno è stato ancora più tranquillo dell'andata perchè di domenica e senza camion, alle ore 18 circa a Roma  in tempo per votare e dare a Berlusconi quello che si merita, e qui mi sovviene una vecchia canzone che dice ..."sebben che siamo donne paura non abbiamo, per amor dei nostri figli..." --- 10 donne e 1 uomo, che ringrazio per l'opportunità che mi hanno dato e che spero di rivedere presto - anzi di rivedere e basta - e se avrete la pazienza di continuare a leggere capirete perchè dico così..........................
infatti qui finisce la storia e inizia la storiella : appena giunti a Matera e preso posto nell'agriturismo dove avevamo prenotato grazie all'interessamento di Mario Canitano che ce lo aveva raccomandato per l'ottima cucina tipica-locale e per il gestore, personaggio altrettanto tipico di certa filosofia del sud (penso a Luciano De Crescenzo), insomma dicevo..dopo aver sistemato le prime formalità, mentre tutti gli altri erano in stanza, sono uscita  a prndere le mie cose in macchina e senza il minimo avvertimento mi sono ritrovata un ciuffo di peli grigi e arruffati attaccati al polpaccio sinistro tramiti due robusti denti canini, ora so per quale motivo ...can che abbaia non morde....prima non abbaia per non allertarvi e poi non abbaia per non mollare, ed infatti quello si era così attaccato al mio polpaccio che gli ho dovuto dare un calcio di tacco con l'altro piede per farlo staccare, così che mi sono scoperta virtuosismi da calciastore brasiliano. insomma questo brutto gomitolo di peli grigi arruffati e zozzi mi ha lasciato sulla gamba due buchi rossi simili ai suoi occhietti che avevo appena intravisto nel buio della pime ore serali. non sapendo fare di meglio sono andata accompagnata dal tipico filosofo del sud al pronto soccorso e li un filosofo di dottore mi ha informato che non essendo coperta dal vaccino antitetanico potevo fare solo il siero che come emo-derivato mi dava la possibilità di usufruire di uno dei tanti virus dell'ultima generazione oltre che della classica epatite B, alla mia richiesta di quante possibilità avevo di prendere il tetano o quei virus mi rispondeva salomonicamente 50 e 50. Credendo che il tetano fosse di facile gestione medica dopo la sua manifestazione ho optato per il no siero. Alla faccia del consenso informato, nessuno si è posto il problema di informarsi quanto io ne sapessi sul tetano. Ora lo so: e " filosoficamente" aspetto  che passino i 10 giorni necessari all'incubazione per essere dichiarati fuori pericolo.
P.S.----la mamma di Tiziana, che è siciliana, mi ha detto che il morso di cane, è un ottimo segno: significa fedeltà del marito.............adesso capisco perchè tante donne sono disposte a lasciar correre sulle scappatelle dei loro uomini.
 
Note di Viaggio:
la masseria Pantaleoni------raccomandabile per l'ottima cucina della padrona di casa, ottime le stanze, colazione abbondante ma un pò naif- è ubicato vicino alla strada, ma non c'è traffico, e per chi si sposta giornalmente è un vantaggio, il signor Angelo è un vero anfitrione e si trattiene volentieri a raccontare cose passate e future. Anche il prezzo è stato di favore (grazie a M.C.) per la mezza pensione 35€ in doppia e 32€ in tripla.
visite guidate : a Matera ci sono cooperative di giovani che possono farvi da guida, trovo bene servirsene, perchè sono competenti e simpatici e quello che chiedono se lo guadagnano stando con voi quattro ore, e poi magari ti  fanno risparmiare sui biglietti di ingresso. In tutti gli altri posti abbiamo sempre trovato qualcuno disposto a farci da guida, anche con buona competenza e gratuitamente solo per il gusto  (orgoglio) di mostrarti la loro storia.
strade : le strade sono buone, come pure le indicazioni, molto tortuose quelle che vanno ai paesi, ma senza traffico - alcune sono segnalate come chiuse, ma ci passano tutti!!! Comode, sicure e panoramiche, l' Appia e la Basentana.
il mare : sulla costa ionica è con sabbia fine e bianca e acqua trasparente, meglio di Ostia.
 

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